implantologia a carico immediato: scelte mirate e “computer guide”, la sicurezza del tuo nuovo sorriso

Implantologia a carico immediato, ovvero una tecnologia innovativa adottata dai più grandi odontoiatri di tutto il mondo, sta cercando grazie alle nuove tencnologie – alla robotica e alla digitalizzazione – di risolvere definitivamente gli innumerevoli problemi collegati alla perdita dei denti naturali.

Le applicazioni di implantologia a carico immediato di nuova generazione infatti, se applicate e gestite in modo corretto dallo specialista, permettono anche a coloro che fino ad oggi erano restii a sottoporsi ad interventi dentali importanti, di sentirsi liberi di scegliere in tutta sicurezza la soluzione migliore per il loro sorriso.

L’ Implantologia a carico immediato, oltre ad occuparsi di un singolo elemento dentale, può essere di due tipi: all on four – all on six, ovvero letteralmente tutto su quattro – tutto su sei. Entrambe le tecnologie permettono di ripristinare l’arcata dentale posizionando soltanto quattro o sei impianti in siti ossei mirati. In entrambi i casi i tempi di guarigione sono minimizzati grazie a impianti all’avanguardia che garantiscono, per forma, superficie e dimensione, un’ideale stabilità strutturale e quindi rapidi processi di guarigione ossea. Il paziente infatti potrà ottenere una protesi fissa provvisoria già entro le 4 – 36 ore dall’intervento.

È fondamentale comprendere, al fine di garantire nel paziente la riuscita di un intervento di implantologia a carico immediato, la pianificazione di una strategia corretta e su misura per lui. Ogni singolo paziente infatti ha necessità di ricevere cure mirate e adeguate sia al proprio stato di salute generale, sia delle sue caratteristiche locali, ovvero lo stato osseo e gengivale.

Ultimamente però, grazie all’avvento delle nuove tecnologie che minimizzano l’impatto doloroso dell’intervento, parecchi pazienti soprattutto anziani chiedono al dentista di eliminare di fatto la loro protesi mobile – la tradizionale dentiera – a favore di interventi di implantologia a carico immediato. E’ importante sapere che anche se questi pazienti presentano di fatto condizioni critiche di riduzione ossea, possono usufruire con successo di interventi implantologici. L’odontoiatra spiegherà loro infatti che l’applicazione di pochi impianti – due o quattro –  soprattutto in virtu’ di tecnologie innovative capaci di favorire una guarigione ossea completa in poco tempo, consentirà di pianificare interventi mirati, permettendo il recupero delle normali funzioni masticatorie e di relazione sociale in brevissimo tempo. Il recupero breve è garantito,  in alcuni casi, grazie ad interventi mirati mini-invasivi a cielo chiuso. Di fatto non verrà incisa la la gengiva, ma saranno praticati dei fori corrispondenti al posizionamento degli impianti – tecnica flapless.  Infine le innovative tecnologie computer-guidate, supportando perfettamente l’andamento dell’implantologia a carico immediato, consentiranno una pianificazione e verifica pressochè costante durante ogni fase dell’intervento.

La ricostruzione ossea può essere eseguita parallelamente all’inserimento degli impianti, ovvero nel caso in cui  la quantità di osso preesistente è sufficiente a garantire una stabilità ottimale, questa fase unica garantirà anche una perfetta guarigione all’osso in tempi relativamente rapidi.

Esistono invece interventi che saranno risolti in fase “doppia”, questo accade quando la quantità di osso preesistente è talmente esigua da impedire l’immediato posizionamento degli impianti. La prima fase – seduta uno – sarà incentrata sul solo scopo rigenerativo – ricostruttivo delle gravi atrofie ossee, mentre la seconda fase – seduta due – che avviene in genere dopo 4 – 6 mesi, sarà esclusivamente dedica al posizionamento degli impianti.

Il paziente che decide di sottoporsi a un intervento di implantologia a carico immediato, soprattutto quando l’osso non permetterà l’immediato inserimento degli impianti, spesso chiederà all’odontoiatra di chiarire quali tecniche di rigenerazione ossea saranno adottate. In questo caso al paziente sarà spiegato cosa sono i biomateriali, l’osso autologo e le membrane, in genere di due tipi: riassorbibili o non riassorbibili. Questi materiali, utilizzati diversamente al seconda del caso specifico e posizionati sul sito da rigenerare, lo isoleranno dai tessuti connettivali – gengive- generando un effetto tenda che consentirà all’osso di colonizzarne lo spazio.

Nei casi piu’ importanti saranno effettuati addirittura innesti di osso autologo, ovvero innesti di osso prelevati dallo stesso paziente da parti come la cresta iliaca – anca – oppure zone ossee intraorali.  Scegliere zone intraorali per i prelievi avrà come vantaggio la stretta vicinanza al sito ricevente e, per questo, l’anestesia potrà anche non essere generale, come invece accade per i prelievi extraorali, che coinvolgono aree distanti e sedazione o anestesia generale. Stesso tipo di  anestesia, ovvero generale, sarà adottata per l’innesto sinergico di ossei eterologhi o alloplastici. Questo genere di innesti ossei di specie diversa, decalcificati, liofilizzati o riempitivi inerti, saranno utilizzati in associazione all’innesto innesti di osso autologo, allo scopo di aumentare il volume e una miglior calcificazione dell’area da trattare successivamente.

Una volta arrivato il momento di inserire gli impianti, due fasi – chirurgiche – accompagneranno il medico al fine di garantire al paziente un sorriso perfetto. L’inserimento degli impianti, nella prima fase chirurgica, consiste nel posizionamento di un adeguato numero di viti di fissaggio in titanio (fixture) nelle zone edentule delle ossa mascellari. A seguito di questa fase tecnica, effettuata in anestesia locale – ma a richiesta del paziente anche in sedazione cosciente o totale – i tessuti gengivali saranno suturati nella posizione originale, consentendo agli impianti di restare totalmente sommersi.

Nel caso in cui non si possano effettuare degli impianti a carico immediato, la seconda fase chirurgica, esclusivamente effettuata a seconda dei casi dopo 2 – 6 mesi per garantire l’osteointegrazione, verrà eseguita in modo più rapido e meno traumatico del primo, con impianti esposti nel cavo orale con viti di guarigione in titanio, sostituiti dopo poco da abutments, ovvero perni ai quali saranno avvitate le corone di porcellana, garantendo al paziente un effetto simile alla dentatura originaria, e quindi un sorriso perfetto.

Oggi molti più pazienti che utilizzano dentiere mobili scelgono l’implantologia a carico immediato “All on four”, ovvero quella che prevede di risolvere la totale assenza di denti inserendo 4 soli impianti dentali, poichè non dovendo sottoporsi – come abbiamo visto prima – a diversi interventi per la messa in opera del “nuovo sorriso”, saranno aiutati sia in fase di guarigione e soprattutto nella gestione del dolore, da tecnologie tali da garantirne una soddisfazione durevole e ricordi meno traumatici rispetto al passato.

Il centro odontoiatrico F. Perrini è eccellenza implantologica da oltre 40 anni.

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